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Certificazione Regionale della Lombardia: Riconoscimento Ufficiale per i Counselor

La certificazione di competenze del profilo del Counselor, rilasciata dalla Regione Lombardia, è un riconoscimento formale delle abilità e delle conoscenze acquisite nel campo del counseling.

 

Pur non essendo obbligatoria per esercitare la professione di counselor in Italia, questa certificazione offre un importante valore aggiunto, elevando la fiducia dei clienti e dei colleghi.

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Certificazione riconosciuta da Regione Lombardia

Perché scegliere la certificazione di Regione Lombardia?

Nel 2023 e nel 2024, grazie ai fondi del PNRR, la Regione Lombardia ha dato maggiore valore ai counselor certificati, privilegiandoli rispetto a coloro che possiedono altre certificazioni, specialmente nelle scuole pubbliche in programmi di counseling e mentoring.

 

Questo riconoscimento ha avuto un impatto significativo sia nelle strutture pubbliche che nelle private, dove la certificazione regionale è ormai considerata un fattore di scelta preferenziale.

Le caratteristiche della certificazione

La certificazione di Regione Lombardia attesta che il counselor ha completato un percorso formativo specifico che include le seguenti aree essenziali:

  • Tecniche di ascolto attivo

  • Comprensione dei processi emotivi e relazionali

  • Etica professionale

Inoltre, i counselor certificati sono tenuti a partecipare a formazione continua per mantenere aggiornata la loro certificazione, assicurandosi di essere sempre allineati con le ultime ricerche e pratiche nel campo del counseling.

Le caratteristiche della certificazione

Riconoscimento Professionale: La certificazione regionale è ampiamente rispettata all'interno della comunità dei counselor e nelle professioni affini. Funziona come un importante indicatore di competenza e professionalità.

Riconoscimento Pubblico e Istituzionale: Sebbene la professione di counselor non sia regolamentata a livello statale, la certificazione regionale è riconosciuta positivamente da enti pubblici, istituzioni educative e organizzazioni nel settore della salute mentale e del benessere.

Riconoscimento Internazionale: Questa certificazione è valida in tutta l'Unione Europea, facilitando l'accesso a opportunità professionali in vari Paesi.

Riconoscimento nel Mercato del Lavoro: I datori di lavoro, specialmente nel settore privato, valutano positivamente la certificazione, considerando la qualità e la professionalità del servizio.

La certificazione non è una licenza professionale

È importante sottolineare che la certificazione di competenze non equivale a una licenza professionale. In Italia, la professione di counselor non è soggetta a una licenza statale.

 

Tuttavia, la certificazione rappresenta comunque un valore aggiunto significativo, specialmente per interagire in ambito istituzionale, dove è richiesta una certificazione di profilo da parte di un ente accreditato.

Classificazioni ufficiali
  • Livello EQF: 5

  • ISCO: 2635 – Specialisti nell’assistenza sociale e nell’orientamento

  • ISTAT: 2.5.3 – Specialisti in scienze sociali

  • ATECO: 88.99.00 – Altre attività di assistenza sociale non residenziale nca

Approfondimenti:

Per capire cos’è il Sistema Nazionale di certificazionehttps://valico.inapp.org

 

Per verificare Il profilo del Counselor sull’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni:
https://atlantelavoro.inapp.org/dettaglio_profilo.php?id_profilo=13669&codice_repertorio=SR

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  • Quanto dura il percorso di formazione e quanti anni ci vogliono per diventare counselor?
    Il percorso di formazione per diventare counselor dura 3 anni e include lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e tirocini supervisionati. È previsto un monte ore annuale minimo da rispettare (75% di frequenza obbligatoria), verifiche periodiche e una tesi finale al termine del terzo anno, che completa il percorso formativo.
  • Quali sono i requisiti per diventare counselor certificato?
    Non è necessario avere una laurea specifica in ambito psicologico, educativo o sociale per accedere ai corsi di counseling. Tuttavia, è importante avere interesse per la relazione d’aiuto e motivazione a sviluppare competenze in questo campo. Durante il corso, saranno forniti tutti gli strumenti teorici e pratici per conseguire la certificazione regionale riconosciuta.
  • Il titolo di counselor è riconosciuto a livello nazionale o internazionale?
    Sì, il titolo di counselor è riconosciuto a livello regionale in Italia, nel quadro delle professioni regolamentate (QRSP). Inoltre, grazie al riconoscimento europeo (EQF e QNQ), la certificazione permette di lavorare legalmente anche in altri Paesi dell’Unione Europea, ampliando le opportunità professionali.
  • Quali sono le opportunità di lavoro e il potenziale di guadagno per un counselor?
    Un counselor può lavorare in diversi ambiti: terzo settore (comunità, centri diurni, cooperative), aziende profit e no-profit, istituzioni pubbliche o come libero professionista. Le competenze acquisite sono spendibili anche in settori come il coaching, la formazione aziendale e l’educazione. Il potenziale di guadagno varia in base al settore e all’esperienza, con opportunità di crescita significativa nel tempo.
  • Devo superare esami particolari per completare il corso?
    Durante il percorso, monitoriamo i tuoi progressi con strumenti di verifica periodici. Alla fine del terzo anno, presenterai una tesi (20-30 pagine), sviluppata con il supporto del nostro tutoraggio, rendendo il processo semplice anche per chi non ha mai scritto una tesi prima.
  • Quali sono i servizi offerti dalla Scuola di Counseling CRESCO?
    CRESCO offre un percorso triennale di counseling basato sull’Analisi Transazionale Integrata, arricchito con materie come neuroscienze, epigenetica, PNL, arte-terapia e teatro. Il corso porta a una certificazione regionale riconosciuta e ti prepara con competenze pratiche e personali per lavorare nella relazione d’aiuto.
  • Chi è il Counselor formato da CRESCO?
    Il counselor formato da CRESCO è un professionista esperto nell’ascolto, nell’accoglienza e nella gestione delle relazioni. Supporta le persone nello sperimentare soluzioni, prendere decisioni e affrontare crisi, promuovendo consapevolezza di sé e sviluppando risorse personali. È un punto di riferimento nella comunicazione e nella relazione d’aiuto.
  • Chi sono i formatori di CRESCO?
    I nostri formatori sono professionisti certificati con vasta esperienza. Offrono un supporto personalizzato e un metodo di insegnamento che unisce teoria e pratica, garantendo una formazione di alta qualità e un costante dialogo tra docente e studente.
  • Cos’è l’Analisi Transazionale?
    L’Analisi Transazionale, creata negli anni '50 dal medico canadese Eric Berne, è una teoria della personalità che studia i tre Stati dell’Io: Genitore, Bambino e Adulto. È un approccio pratico e relazionale che aiuta a migliorare la consapevolezza e la comunicazione, influenzato anche dalle teorie di Carl Rogers.
  • Che differenza c’è tra il Counselor e lo Psicologo?
    Il counseling non ha una funzione terapeutica e non utilizza strumenti clinici come test psicodiagnostici o tecniche proprie dello psicologo o psicoterapeuta. Il counselor lavora per favorire lo sviluppo delle risorse personali, aiutando a migliorare la consapevolezza di sé, gestire crisi e prendere decisioni. È una figura riconosciuta dal 2017 nel quadro delle professioni regionali (QRSP), con un focus su ascolto, comunicazione e problem solving.
  • Come posso misurare i risultati della formazione?
    La tua crescita viene monitorata attraverso strumenti di feedback e valutazione continua. I risultati includono maggiore fiducia in sé stessi, miglioramento delle competenze relazionali e consapevolezza personale. La tesi finale è un momento di sintesi e crescita, accompagnato dal tutoraggio del nostro team.
  • Posso frequentare CRESCO anche per crescita personale?
    Sì! Anche chi non lavora nel settore della relazione d’aiuto può iscriversi per arricchire il proprio bagaglio personale, previo colloquio con il Direttore Didattico. Per ottenere il profilo professionale, è richiesta una frequenza minima del 75% e il superamento di verifiche periodiche, stage e una tesi finale.
  • Dove si può svolgere il tirocinio?
    I tirocini possono essere svolti in comunità, centri diurni, ospedali, cooperative, aziende profit e no-profit, e altri settori come studi legali o RSA. È possibile anche svolgerlo nella propria azienda, previo accordo con il Direttore della scuola.
  • È necessaria la conoscenza di lingue straniere?
    I corsi si svolgono in italiano, ma per opportunità lavorative è consigliata una buona conoscenza dell’inglese. Offriamo supporto integrativo per gli studenti interessati.
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